Tutti “uniti-ma-distanti” per ricominciare. Non solo un gesto simbolico, ma anche un messaggio: diretto ed esplicito. “Eccoci qui: noi siamo pronti, abbiamo una voglia matta di tornare ad allenarci e di scendere in acqua”: è stato questo il senso del “raduno” dei giovani atleti, appartenenti alla sezione canottaggio del Circolo Canottieri Irno di Salerno. Un gruppo, nutrito, che si è dato appuntamento sul Lungomare cittadino, di fronte al sottopiazza della Concordia, proprio dove è stato ricavato lo spazio per il temporaneo campo base a terra, concesso dal Comune alla società biancorossa, appena qualche settimana prima del lockdown.
I portacolori dell’Irno, indossando rigorosamente la mascherina per coprire naso e bocca, e attenendosi scrupolosamente al rispetto delle norme sul distanziamento sociale di almeno un metro, si sono ritrovati, in primissima mattinata, per lo svolgimento di un minimo di attività sportiva individuale all’aperto. Un’iniziativa spontanea dei ragazzi, accolta favorevolmente dagli allenatori Rosario Pappalardo e Francesco Alvino, con la quale gli atleti dell’Asd Canottieri Irno hanno voluto lanciare un segnale, soprattutto ai più grandi, affinché si adoperino, nel più breve tempo possibile, a compiere l’ultimo step, quello decisivo nel graduale processo in atto, per un ritorno alla “normalità” anche nella pratica delle discipline del mare.
“E lo hanno fatto nella piena osservanza delle regole di tutela della salute pubblica e con la genuinità di chi è animato solo dalla disinteressata passione, che è uno dei valori cardine dello sport”, ha commentato Giovanni Ricco, presidente del Circolo Canottieri Irno Salerno, che ha molto apprezzato lo spirito di questa iniziativa dei “suoi” ragazzi, ai quali ha rinnovato l’invito ad allenarsi seguendo scrupolosamente le norme vigenti anti Covid-19.
Tra l’altro, in attesa delle disposizioni specifiche da parte del governo nazionale e della Regione Campania per lo svolgimento anche all’attività sportiva collettiva, il presidente e l’intero consiglio direttivo del Circolo Canottieri hanno già provveduto da tempo a far sanificare le palestre e gli spogliatoi della propria sede per consentire una ripartenza in assoluta sicurezza. E hanno anche elaborato un proprio protocollo per controllare gli accessi alternati alla struttura e per monitorare costantemente la temperatura e lo stato di salute dei propri tesserati, che possa integrarsi con quello che verrà definito dalle autorità competenti.
In questi due mesi di “quarantena” forzata, comunque, i giovani atleti dell’Irno si sono tenuti quotidianamente in allenamento, lavorando sodo anche da casa. “I nostri istruttori, attraverso i social e con l’uso anche di tutorial, – ha rimarcato Paolo Cardito, consigliere responsabile della sezione canottaggio del Circolo Canottieri Irno Salerno – hanno gestito da remoto l’attività sportiva dei ragazzi, ai quali sono stati messi a disposizione degli strumenti tecnici, come il remoergometro, per cercare di non perdere la forma fisica. Ma è chiaro che a tutti loro manca l’allenamento specifico in palestra e, soprattutto, l’attività in acqua, dove ci auguriamo si possa, al più presto, riprendere a scendere. Anche perché, specie per quanto attiene la disciplina del “singolo”, le imbarcazioni sono lunghe almeno sette metri, garantendo a sufficienza le prescrizioni del distanziamento sociale”.