L’esordio è previsto a settembre. Nei giorni precedenti la festa del Santo Patrono, nel corso del Palio di San Matteo, delle barche speciali scenderanno in acqua davanti al Lungomare: a bordo di ognuna di esse ci saranno quattro atleti, tre normodotati, uno diversamente abile. Sarà il battesimo salernitano di “Canottaggio Integrato” un progetto avviato dalla Fic, la federazione italiana del canottaggio, subito abbracciato da Luigi Galizia, docente, atleta, e campione di canottaggio, da anni impegnato nelle palestre del Circolo Canottieri Irno in una attività di inclusione dei giovani diversamente abili attraverso la pratica del canottaggio.
Il progetto, il cui referente nazionale è Dario Naccari, responsabile del Centro Studi della Fic, è stato approvato dal Miur, il Ministero dell’Istruzione, ed è già partito in altre regioni d’Italia. Ad esso hanno aderito istituti scolastici e società di canottaggio di Sicilia, Puglia, Lazio, Lombardia, Piemonte. L’obbiettivo è estenderlo a tutta l’Italia e ai Paesi europei.
A Salerno si comincia adesso: due scuole hanno finora dato la disponibilità, l’Istituto Tecnico Tecnologico Basilio Focaccia e l’Istituto Nautico Giovanni XXIII. A settembre gli equipaggi salernitani di Canottaggio Integrato gareggeranno con equipaggi di altre regioni e altre scuole italiane. Sarà un esperimento che nelle intenzioni di Galizia e dei dirigenti scolastici dell’Istituto Nautico e del Tecnico Focaccia, Daniela Novi e Renzo Stio, dovrebbe poi avviarsi con tutti i crismi dell’ufficialità in autunno con il nuovo anno scolastico.