Si chiama R4E, acronimo di Rowing for Ever, canottaggio per sempre. E’ un progetto avviato dalla federazione italiana canottaggio per favorire l’inclusione attraverso lo sport remiero di giovani diversamente abili. E’ un progetto nazionale che ha individuato tre poli nell’anno in corso: Firenze, Ferrara e Napoli. E a Napoli si è tenuta la prima delle manifestazioni promozionali in programma. In una giornata di sole benedetta dal cielo si sono incontrati ad Agnano giovani atleti di tre società campane e hanno regatato a terra sul remoergometro, accompagnati e spronati dai loro allenatori. Fra questi gli atleti speciali del Circolo Canottieri Irno, seguiti da Luigi Galizia, atleta e allenatore impegnato da anni in un progetto di inclusione di giovani diversamente abili, coadiuvato da Morena Galizia e Mario Ragone.
Cinque gli atleti dell’Irno nella prima di R4E: Marta Piccininno, Federico Pappalardo, Stefano Forte, Riccardo Annunziata, Nicola Rotondo. Ragazzi fortissimi, che abbiamo imparato a seguire negli anni nei diversi appuntamenti di Special Olympics, tutti tesserati con la Fic, la federazione italiana del canottaggio, dotati di una grinta invidiabile e di una gioia di vivere contagiosa, alcuni già con buoni risultati paralimpici.