Triathlon, sport affascinante, ma non facile. Soprattutto quando le distanze sono lunghe, come nel mezzo Ironman, che prevede 1.9 Km di nuoto, 90 di bici e 21 di corsa. E le distanze non dicono tutto. Su quei campi sterrati, in quel mare agitato, su quelle salite e quelle discese bisogna starci per rendersi conto della difficoltà, della fatica. Tutto ciò spiega perché in questa specialità è prevista, oltre alle medaglie per il 1°, il 2°, e il 3° classificato, anche la medaglia di finisher, che spetta a tutti quelli che ce l’hanno fatta a tagliare il traguardo.
Il primo mezzo Ironman della stagione , e il primo mai tenuto al sud, si è tenuto in Basilicata, sullo Ionio, nella elegantissima Marina di Pisticci, intorno al porto degli Argonauti. E, è da dire, l’amministrazione comunale, in previsione della gara, aveva fatto asfaltare il percorso.
243 gli atleti in gara, provenienti da tutta Italia, e non potevano mancare i triathleti dell’Irno, Francesco Leuzzi, Francesco Cartolano e Pino Denai.
Il migliore fra i salernitani è stato Leuzzi. 23 anni, proveniente dal ciclismo, al suo primo anno nel triathlon e alla sua prima uscita sulla distanza si è classificato 2° in categoria S1. Un esordio promettente per un atleta che in sella alla bici non vede nessuno e pedalando recupera quanto perso nella frazione di nuoto che non è il suo forte.
Organizzazione perfetta di Basilicata 2000 e spettacolare “terzo tempo”, una vera festa, per tutti gli atleti e in particolare per i salernitani che lì, in provincia di Matera, hanno riabbracciato un campione del nuoto, della pallanuoto e del triathlon, l’ indimenticabile Mimmo Scaldaferri.