Tempo incerto, a inizio stagione, e acque fredde. E quindi giocoforza a inizio anno il triathlon non è triathlon ma duathlon. Quindi corsa- bici- corsa.
Procede parallela l’attività dei master e quella dei più giovani, cuccioli e juniores.
La prima uscita per master e senior è il duathlon Cross di Capaccio, valevole come campionato regionale. Sono primi di categoria Antonio Scanniello e Antonio Sofia, e Bruno Napoli è 2°, ma per un ritardo nel tesseramento non possono fregiarsi del titolo di campione e vice campione regionale. Segue il duathlon sprint su strada di Benevento. Come poteva intitolarsi? Duathlon delle Streghe, è chiaro. Le streghe continuano a conservare il loro fascino. E Napoli è di nuovo 2° in M3.
Poi giunge aprile e con esso il bel tempo. Almeno dovrebbe. E invece no: il 15 aprile, in occasione del Triathlon della Palma, a Castellamare di Stabia, l’acqua del golfo è gelida, ma i triathleti non si fermano e sopravvivono a 750 metri di nuoto, oltre che ai 20 km in bici e ai 5 di corsa. E Napoli è 1° di categoria.
Avanzano i più giovani. In aprile, nel campionato italiano duathlon, conferma le sue possibilità Amedeo Leone, 39° in 1 ora 04’. Precedentemente, il 24 marzo, a Villaricca aveva trionfato per distacco sui tanti giovani che avevano partecipato alla seconda tappa del circuito regionale di duathlon. In gara anche Mario Pastore, terzo al termine della gara.
Prima di Villaricca, prima tappa del Circuito a Benevento, con l’esordio vittorioso delle sorelline Lalia, entrambe prime, e i gemelli Sbozza, Marco e Riccardo, che non hanno rinunciato a partecipare, pur avendo nel nuoto la loro disciplina principe.