Sono tornati, in questi giorni, a sfidare le onde del mare e le raffiche del vento. Sono tornati, soprattutto, ad allenarsi, non più virtualmente, a bordo delle loro “derive” al largo del porto turistico Masuccio Salernitano. I velisti delle classi agonistiche Optimist e Laser della squadra mista di atleti del Circolo Canottieri Irno di Salerno e della sezione di Salerno della Lega Navale hanno, finalmente, terminato la loro “quarantena” forzata lontano dall’acqua. Divisi in gruppetti da dieci, anche per evitare qualsiasi pericolo di assembramento, dopo oltre due mesi e mezzo di lockdown, di video-lezioni online (su regolamento, analisi tecnica, meteorologia, tattica e strategia di regata) e di preparazione atletica effettuata da remoto, secondo un programma specifico a distanza senza soluzione di continuità, hanno ripreso la loro attività. E hanno cominciato a farlo gradualmente, sotto lo sguardo vigile degli istruttori Andrea Marotta (per i più piccoli: 9-14 anni) ed Erberto Sibilia (per i più grandi: 14-19 anni) e dietro il coordinamento di Pietro De Luca, consigliere responsabile della sezione vela del Circolo Canottieri Irno: senza forzare i ritmi e, soprattutto, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria della Federvela e delle istituzioni nazionali e regionali.
Mascherina obbligatoria a coprire naso e bocca durante le operazioni a terra, dispositivo di protezione individuale pronto ad essere indossato anche sulla propria imbarcazione nell’eventualità di fronteggiare situazioni di contatto fisico ravvicinato: nulla è stato lasciato all’improvvisazione. Anzi: gli atleti stanno impiegando quasi più tempo a seguire disciplinatamente le direttive per la sanificazione di barche e attrezzature (con una soluzione alcolica al 70%) e per le nuove modalità di accesso agli spazi comuni, che vietano l’uso degli spogliatoi per cambiarsi, che ad allenarsi in acqua. Ma almeno due ore al giorno, per tre volte alla settimana, hanno ripreso a trascorrerle per ritrovare confidenza con le imbarcazioni a vela e per riacquistare un minimo di condizione fisico-atletica.
Ci vorranno mesi, probabilmente, prima di tornare a respirare il clima della competizione, dal momento che l’intero calendario agonistico è stato sospeso a data da destinarsi, mentre proprio in questi giorni si sarebbero dovute disputare le selezioni per i campionati italiani di categoria. Ma anche senza la prospettiva ravvicinata delle regate, comunque, i velisti di Canottieri Irno e Lega Navale hanno ripreso ad allenarsi in acqua con la solita lena, con rinnovate motivazioni. E con il sorriso stampato sui volti, anche se coperti dalle mascherine. “Li abbiamo ritrovati ancora più determinati di prima. Specie, i più piccoli. Hanno una voglia matta di ritornare in forma, perché – secondo il nostro motto – ogni allenamento perso è un allenamento in più per l’avversario”, ha descritto lo spirito del gruppo l’allenatore Andrea Marotta.
E il ritorno all’attività agonistica in acqua del gruppo agonisti della sezione vela (in attesa che si possano riattivare al più presto anche i corsi di scuola vela e di preagonistica) ha preceduto di qualche giorno la ripresa delle attività sociali del Circolo Canottieri Irno. E’ fissata, infatti, per sabato 30 maggio la riapertura ai Soci, in totale sicurezza, anche dei locali del sodalizio di via Porto, dopo il via libera concesso dall’ordinanza n. 52 della Regione Campania. “Finalmente potremo ricominciare a frequentare i locali del nostro Circolo – ha dichiarato Giovanni Ricco, presidente dei Canottieri Irno, alla vigilia di questa nuova “inaugurazione”, che arriva dopo un lavoro certosino di elaborazione di protocolli e regolamenti e dopo interventi strutturali indispensabili per garantire il rispetto delle norme anti Covid-19 – per tornare a condividere momenti di relax e a godere del nostro splendido terrazzo. Dovremo abituarci, però, a uno stile di vita associativo differente da quello sin qui adottato e, soprattutto, aderente alle norme igienico-sanitarie di volta in volta emanate dalle autorità competenti”.